Forme perenni, Galleria A. A. M. Architettura Arte Moderna
Associazione culturale Mara Coccia, Roma
“NELL'ARTE: I NUOVI LINGUAGGI”
Si tratta di ricognizioni che prendono in considerazione il lavoro di artisti più giovani ancora non pienamente indagati dalla critica o che spesso trovano, in questa sede, lo spazio per la loro prima "personale". Il loro lavoro rappresenta anche un momento di verifica più generale che consente di indagare l'evolversi del dibattito anche nei contenuti oltre che nei suoi riferimenti storici e culturali. Nelle loro opere, infatti, la ricerca dei "maestri" appare ridefinita e riproposta come un materiale ormai storicizzato. Inoltre è possibile rileggere, in queste ricerche ancora rivolte a definire la propria autonomia poetica e stilistica, le crisi della cultura disciplinare; essi rappresentano in sostanza una sorta di laboratorio nel quale sono possibili più chiare e dirette letture dei fenomeni artistici. Non si vuole perciò, in questo ambito, delimitare il tema e l'oggetto di osservazione ad alcune definite tendenze, ma al contrario disegnare quella che rappresenta una sorta di mappa capace di proiettare nel dibattito alcune precise volontà di forma e porre insieme l'attenzione sull'opera di quegli artisti che sembrano indicare nuovi possibili itinerari per la ricerca, dalle ricerche di tendenza all'apertura a ventaglio su differenti ed anche antitetiche ipotesi. In particolare si intende portare il discorso sulla generazione e "sulle generazioni" che hanno caratterizzato il dibattito artistico attraverso il costante confronto/scontro dialettico sui temi singolari del dibattito. Tutto ciò inoltre, anche nella consapevole lettura dell'ingenuità che talvolta emerge dal lavoro di questi giovani artisti, e che permette di chiarire anche i punti oscuri invisibili o difficilmente comprensibili dell'opera più smaliziata dei maestri, indicandoci il percorso di una ricerca volta alla conoscenza ed alla trasformazione del reale. Da un lato il valore conoscitivo, anche se autobiografico o letterario, dall'altro l'urgenza di comunicare i contenuti della ricerca stessa, rappresentano le due forze in gioco, che assumono, nel contesto dell'opera, l'aspetto di un conflitto che sarà più tardi risolto, attraverso la disciplina, nello stile.
Francesco Moschini
A.A.M. Roma / 27 Maggio 1996
PAOLO RADI
Forme Perenni
A cura di Francesco Moschini e Mara Coccia / In collaborazione con l'Associazione Mara Coccia / Catalogo con un testo di Micol Forti, Edizioni A.A.M. / Mara Coccia 1996.
Si tratta di ricognizioni che prendono in considerazione il lavoro di artisti più giovani ancora non pienamente indagati dalla critica o che spesso trovano, in questa sede, lo spazio per la loro prima "personale". Il loro lavoro rappresenta anche un momento di verifica più generale che consente di indagare l'evolversi del dibattito anche nei contenuti oltre che nei suoi riferimenti storici e culturali. Nelle loro opere, infatti, la ricerca dei "maestri" appare ridefinita e riproposta come un materiale ormai storicizzato. Inoltre è possibile rileggere, in queste ricerche ancora rivolte a definire la propria autonomia poetica e stilistica, le crisi della cultura disciplinare; essi rappresentano in sostanza una sorta di laboratorio nel quale sono possibili più chiare e dirette letture dei fenomeni artistici. Non si vuole perciò, in questo ambito, delimitare il tema e l'oggetto di osservazione ad alcune definite tendenze, ma al contrario disegnare quella che rappresenta una sorta di mappa capace di proiettare nel dibattito alcune precise volontà di forma e porre insieme l'attenzione sull'opera di quegli artisti che sembrano indicare nuovi possibili itinerari per la ricerca, dalle ricerche di tendenza all'apertura a ventaglio su differenti ed anche antitetiche ipotesi. In particolare si intende portare il discorso sulla generazione e "sulle generazioni" che hanno caratterizzato il dibattito artistico attraverso il costante confronto/scontro dialettico sui temi singolari del dibattito. Tutto ciò inoltre, anche nella consapevole lettura dell'ingenuità che talvolta emerge dal lavoro di questi giovani artisti, e che permette di chiarire anche i punti oscuri invisibili o difficilmente comprensibili dell'opera più smaliziata dei maestri, indicandoci il percorso di una ricerca volta alla conoscenza ed alla trasformazione del reale. Da un lato il valore conoscitivo, anche se autobiografico o letterario, dall'altro l'urgenza di comunicare i contenuti della ricerca stessa, rappresentano le due forze in gioco, che assumono, nel contesto dell'opera, l'aspetto di un conflitto che sarà più tardi risolto, attraverso la disciplina, nello stile.
Francesco Moschini
A.A.M. Roma / 27 Maggio 1996
PAOLO RADI
Forme Perenni
A cura di Francesco Moschini e Mara Coccia / In collaborazione con l'Associazione Mara Coccia / Catalogo con un testo di Micol Forti, Edizioni A.A.M. / Mara Coccia 1996.